Towers Tour

Foto copyright Roberta Zanutto

Bologna, città dei portici – Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Bologna e i portici sono un’unità inscindibile. E’ lì, all’ombra delle arcate, riparata dalla pioggia, che sin dal passato scorre la vita di questa splendida città. I portici sono il suo cuore, la sua colonna vertebrale. Luoghi intimi e allo stesso tempo pubblici, dove, oggi come ieri, avvengono i commerci e gli scambi sociali. Per capire come mai proprio in questa città ve ne siano così tanti (ben 62km) bisogna ritornare ad epoche lontane, al Medioevo. Dopo diversi secoli bui, finalmente dal XI secolo Bologna tornò a rifiorire grazie al commercio della seta e all’Università. La sua popolazione crebbe e si rese allora necessario ampliare gli spazi delle abitazioni. Si cominciò quindi a costruire degli “sporti”, simili a dei balconi chiusi, fissati alle facciate delle case con travi di legno, dapprima inserite nelle mura stesse dell’abitazione, e in seguito innestate direttamente sul piano stradale.

Visto l’ampio uso che ebbe questa soluzione, nel 1288 il Comune decise di renderla ufficiale e regolarla attraverso un decreto che prevedeva che per ogni nuova casa venisse costruito un portico in muratura e che anche quelle già edificate se ne dotassero. Contestualmente vennero date anche indicazioni riguardanti i criteri di costruzione, ad esempio, ogni portico doveva avere un’altezza sufficiente a farvi passare sotto un uomo a cavallo.

I portici divennero i luoghi della vita cittadina, qui ci si incontrava, si svolgevano i commerci e anche gli artigiani erano soliti estendere i loro laboratori nello spazio del portico antistante la bottega.

Essi crebbero di pari passo con la città e, ancora oggi, attraversandone le strade è possibile ammirare suggestivi portici in legno, come quello di Casa Isolani su Strada Maggiore, che raccontano la storia più antica di questi elementi architettonici.

A Bologna ce n’è per ogni tipologia: portici alti, portici stretti o spaziosi, portici dall’eleganza antica, come quello rinascimentale di Via Zamboni, o dall’eleganza più moderna, come quello di Via Farini, che sulla volta affrescata ci ricorda la storia dell’Italia prima e dopo l’Unità. Ogni portico ha una storia da raccontare, tanti aneddoti e curiosità che è bello ascoltare mentre gli occhi si incantano seguendo quell’atto di fede compiuto dalla materia quando, trasformandosi in arco, varca lo spazio e si protende nel vuoto fra un capitello e l’altro.

Se volete vivere anche voi l’emozione di camminare sotto i portici di Bologna, che finalmente dal 2021 sono diventati sito Unesco, a breve vi daremo informazioni per il tour guidato alla scoperta di questo meraviglioso Patrimonio dell’Umanità!

Condividi questo articolo

Articoli correlati

Apri chat
Ciao 👋 come posso aiutarti?
Ciao 👋
come posso aiutarti?